Montalto, nostro bene comune.

Un grande missionario piceno, BASILIO MASSARI (1870 - 1945), una vita per la Birmania.

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Nel resto del mondo impazza la 2" guerra mondiale

Padre Massari è a Loilem dal 1940; nel villaggio ci sono 20 capanne in cui alloggiano 150 lebbrosi, mentre altri arrivano in continuazione anche da altre regioni, attraverso le foreste. Servirebbero, al momento, almeno cento capanne, e più strumenti, e più medicinali...; dall'Italia martoriata dalla guerra è impos­sibile sperare aiuti21; si rivolge allora, con l'ultimo appello e con l'ultima lette­ra, a due suoi familiari residenti negli Stati Uniti22.

Pensate un po': a Loilem un vecchio missionario e due suore lottano per pro­lungare di qualche giorno o di qualche ora la vita di un centinaio di moribondi. Nel resto del mondo si lotta per abbreviare la vita di milioni di giovani.

Contraddizioni della storia.

Chissà se il Massari e le due suore di Loilem abbiano conosciuto tutta la verità circa i bombardamenti, i campi di sterminio, le bombe atomiche, le mire per una futura spartizione del mondo.

Chissà se il Massari e le due suore di Loilem abbiano dubitato, per un atti­mo, di avere sbagliato tutto, e che la presenza missionaria fosse più indispensa­bile nei palazzi governativi delle grandi capitali del mondo.

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