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Nugae – Parte IV, Riflessioni e ricordi di un vecchio emigrato.

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"Come ti ammaestro il pupo."

Si è parlato molto, ultimamente del bosone di Higgs.

C'era una volta...un non so che, e si verificò il big-bang. Nell'istante seguente...ma che dico istante... è troppo tempo. Meglio: seguì la creazione del campo di Higgs. Qualcosa come un campo elettro-magnetico.

Prima della creazione di questo campo c'erano particelle, o cose ed onde che si muovevano a grandissima velocità, come i fotoni o luce. Creatosi il campo di Higgs, alcune di queste cose diminuirono di molto la velocità e acquistarono peso o meglio massa (che si può pesare in chilogrammi, cioè è peso che non tiene conto della gravità).

-Chiaro?

Come si dimostra questo?

Nella scienza moderna, quando questa ha cominciato a rendersi indipendente dalla fede, si sono stabilite certe regole per accettare la verità di una teoria.

Una di queste è che ogni uomo possa ripetere gli esperimenti che provano la teoria.

Per esempio, uno afferma d'essere andato a caccia ed aver ucciso un raro uccello dalle ali dorate, al quale si può dare un nome e cognome secondo le regole stabilite da Linneo. Affinché la sua affermazione possa essere accettata come vera, dev'essere possibile, per qualsiasi di noi, andare a caccia e, con un po' di fortuna, poter sparare a uno di questi uccelli, anche se solo in teoria, perché son volatili rari.

Ora come si applica tale regola alla ricerca del del campo di Higgs?

Facile. È sufficiente sparare con particelle subatomiche, a velocità altissime, su alcune di queste cose, in un punto dove esse hanno una maggiore densità, rompere tutto e studiare i frammenti della rottura. Come prendere un bicchiere di vetro, tiragli un sasso e poi studiare i frammenti ottenuti sino a concludere che sono frammenti di un vaso. Semplice no?

Ed alla base di tutto questo c'è una matematica un po' più difficile di quella che usiamo per pagare i conti della spesa e quindi non alla portata di tutti. Quindi è nostro dovere credere a ciò che ci dicono gli scienziati...aver fede nelle loro parole.

Stiamo cioè sostituendo una fede che crearono i nostri progenitori con la loro fantasia, quando cominciarono a domandarsi dove andava a finire un uomo dopo morto, con un'altra basata in formule piene di lettere greche e numeri arabi o indiani che siano.

Ma anche la matematica ha i suoi limiti e non sa spiegarci alcune cose in maniera comprensibile ai semplici mortali. Ne sa qualcosa Cantor che provò a percorrere cammini non accettati dalla scienza ufficiale e finì dritto in manicomio accusato dai suoi colleghi, professori universitari, di corrompere il pensiero degli studenti.

Certo che quando uno ti dice che in una retta di un centimetro ci sono infiniti punti e ugualmente infiniti punti sono presenti in un'altra retta della lunghezza di un chilometro ...avrà pure ragione, ma io non capisco.

Non staranno costruendo grattacieli su fondamenta diciamo...incerte?

E di nuovo si cade nella fede che viene usata, per tranquillizzare gli uomini, da istituzioni che da millenni si occupano di questi temi.

Quando si dice: il progresso!

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