Montalto, nostro bene comune.

Il colore dei ricordi, di Dora Ricci Taliani de Marchio

scan0002Quello che un uomo ha assorbito durante l’infanzia nel proprio sangue, dall’aria del suo tempo, rimane in lui,  da “Il mondo di ieri” di Stefan Zweig.

Esordisce con questa frase il libro di Dora Ricci Taliani de’Marchio con cui rivela il pretesto e l’origine del testo stesso, scritto all’età di ottant’anni in primo luogo per sé stessa per trascrivere quei  sentimenti che sono ben saldi e che però prepotentemente vogliono spiegare, raccontare il vissuto di una ragazzina di buona famiglia nel primo dopoguerra; e poi in secondo luogo ha scritto per i nipoti, per lasciare loro un tesoro da custodire gelosamente, una memoria di cui far tesoro ed insegnamento.

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