Montalto, nostro bene comune.

Famiglia Silvestri

Domenico Silvestri *

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SILVESTRI ( Domenico ) della antichissima , e nobilissima famiglia Silvestri, fu da Sisto dichiarato Castellano della Maggior Fortezza di Ancona.

Tanto diede saggio di sua disinteressatezza, ed onestà, che veniva in modo particolare amato, stimato, e riverito da tutti; E siccome voleva, che i suoi soldati fossero a chicchessia riverenti, così ancora non permetteva, che essi da alcuno venissero offesi.

Il Governatore di quella Città fece senza di lui saputa carcerare uno de suoi Soldati, ed egli gli fece subito intendere che a vista l'avesse rilasciato, e ripugnando il Governatore alte sue dimande, gli fece sapere, che se prontamente non avesse eseguita la sua giusta richiesta se ne avrebbe fatto render conto con il Cannone, con cui gli avrebbe fatto buttare a tetra il Palazzo di sua Residenza, ed il Governatore atterrito da una tale risolutezza fece subito scarcerare il Soldato, e lo rimandò in Fortezza.

Venuto a notìzia di Sisto questo fatto, dicono, che commendasse l'ardire di Domenico, anzi con sorriso dicesse: Il nostro Mennone si lascia ben valere, e stimare.


 

 

 

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Paolo Emilio Silvestri *

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SILVESTRI ( Paolo Emilio ) fu da Paolo V connumerato fra suoi  Cammerieri d'onore, e uomo di vita esemplare.

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Pietrantonio Silvestri *

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SILVESTRI ( Pietrantonio ) fu Castellano di Rocca pia della Città d' Ascoli con provisione avvantaggiatagli della Rev. Camera per distinguere li meriti di tal soggetto.

Si conservò lungamente in quella Città.

Vive la memoria di lui con Encomj, se ne raccontano de Vecchi fatti illustri.

Vengono singularmente commendata la sua ingenuità, e candidezza d'animo, l' affabilità, e splendore de suoi trattamenti.


 

 

 

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Silvestri Paolo Emilio II *

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SILVESTRI ( Paolo Emilio II ) era figlio di Domenico Silvestri, fatto Castellano d'Ancona da Sisto V, come si vede da una Pergamena, che abbiamo in data degli otto Giugno 1585.

Morto il Padre fu questa Castellania conferita allo stesso Paolo Emilio con la custodia del Castello, Armarìa ec, come si vede da due pergamene una in data delli 4 Novembre 1589, e l'altra in data delli 10 Gennaro 1599.

Ve ne sono poi molte di pensioni conferitegli da Slsto V, ed una di Paolo V, con la quale gli conferisce la Chiesa de SS. Gregorio, e Gennaro in Territorio Monte Cereale, e la Chiesa de SS. Vito, Modesto, e Crescenzio presso la Terra di Pastiglioni, e le cariche godute dal Signor Paolo Emidio Cubicularius, et Continuus Commensalis naster ( con queta espressione ).

Dietro vi è il possesso di quelle Chiese col mezzo del Sig. Paolo Mille suo Procuratore.

La Pergamena poi dell'Abazia, di S. Maria dì Patiro, o Paterno è in data dei 5  Agosto 1587, nella quale le conferisce non solo l'Abazia, ma il Governo, e l'uso frutto del Monastero, ma siccome Paolo Emilio era allora in ed di 13, o 14 anni, l'obliga a prender gli ordini sagri subito, che arriverà ad una idonea età.

Gli soggetta inoltre i Frati, e Vassalli di quel Convento, e altre persone  soggette,

Egli poi fece il mandato di procura per prender possesso in persona di Monsig. Alessandro Glorieri Nunzio del Papa alla corte di Napoli, e dell' Ecc.mo D. Orazio Granucci.

Vi è anco il mandato di procura in persona del Capitano Corìolano Rossi di Monte Giorgio per l'amministrazione dell'Abazia di S. Maria di Patiro, o Paterno con ogni più ampia faccoltà.


Paolo Emilio fa mandato allo studio a Pavia e ottenne da Monsig. Paolo Emidio [il nome è Emilio ndr.] Giovannini Vescovo di Montalto la Dimissoria, per prender ovunque il Suddiaconato in data delli 15 Febraro 1598.

Nella Chiesa dì S. Venantio in Roma fu sepolto, e vi fu fatta Lapide con l'iscrizione che si copierà, e che potrà far riconoscere se esiste presentemente.

Vi sono delle carte, che parlano dell'idea del Papa di farlo Cardinale, e che Egli si scusasse adducendo la poca sua salute, mentre era del tempo, che pativa di mal caduco, e forse per guarirne mandò un voto di argento alla B.  Vergine in Loreto, ma l'assertiva più autentica di questo Cardinalato offerto può essere l'espressione messa nella seguente Lapide.

D. O. M.
PAVLO EMILIO A M. ALTO S. MARIÆ DE PATIRO ABBATI
DOMINICI ARCIS ANCONITANÆ PRÆFECTl PERPETVIFILIO
EX NOBILIVM SILVESTRIORVM GENTE
SISTI PAPÆ V. EX CONSOBRINA NEPOTI
QVEM CLEMENS VIII P. M. IN PVRPVRATORVM PATRVM
NVMERVM DESIGNAVERAT
NISI MERITORVM MAGNITVDINI VIRIVM IMBECILLITAS
OBFVISSET
ANDREAS SILVESTRIVS FRATER
MARCHIÆ ANCONITANÆ ET DVCATVS VRBINATIS
GENERALIS THESAVRARIVS
MOERENS POSVIT
RANVCCIVS SCOTTVS BVRGI S. DOMNINI EPISCOPVS
HELVETIORVM ET GALLIARVM LEGATIONIBVS
NEC NON PROVINCIÆ PICENÆ AC S. A. PALATII
SVB INNOCENTIO X. ET ALEXANDRO VII. PRÆFECTVRIS
PERFVNCTVS
DVM MONTIS ALTI ADMINISTRATIONI PRÆESSET
AMICO SIBI CARISSIMO PONENDVM CVRAVIT
OBIIT ROMÆ ANNO ÆTATIS SVÆ LXXI.
SALVTIS MDCIIIL.

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